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Paola Bezzo

È noto che intorno ai 40 anni si tende a tracciare un bilancio della propria vita: l’ho fatto anch’io.
 

Un diploma, un lavoro da impiegata, il matrimonio con Marco, tre figli che si avviano all’adolescenza… poi tanto bisogno di trovare un aiuto alla mia emicrania dopo che le cure allopatiche hanno fallito, e la voglia di togliermi quel peso costante allo sterno, che continuamente mi ricorda che non sto bene, sono stati lo stimolo per mettermi in ricerca.
 

Approdo poco prima dei quarant’anni al Rebirthing transpersonale, con alcune sedute individuali non facili. Troppo difficile lasciarsi andare a tutte quelle emozioni e sensazioni. E’ una vita che ti nascondi dietro maschere, dietro un sorriso che vorrebbe comunicare una serenità e un appagamento che in realtà non ci sono, ma che un eccessivo autocontrollo ti impedisce di riconoscere.

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Ci vorrà un seminario con il dott. Falzoni per rompere la corazza e farmi sperimentare un benessere che forse non avevo mai conosciuto o che comunque non ricordavo più.
 

Da quel momento non lascio più il Rebirthing anzi, innamorata della tecnica, frequento il corso quadriennale per diventare Rebirther Transpersonale, corso guidato da Filippo (il dott. Falzoni Gallerani), al quale seguono innumerevoli seminari. Ogni volta si rinnovano e si stabilizzano sempre più il benessere, la consapevolezza. Dopo ogni seminario (soprattutto quelli intensivi di  sette giornI) torno a casa rigenerata.
 

Filippo poi, con la sua presenza mentale, le sue parole illuminanti, il suo esserci senza ombra di giudizio, è l’ideale per condurre attraverso il respiro alla ricerca del proprio vero Sé.

Poco dopo aver intrapreso la strada del Rebirthing, mi imbatto in un corso di Yoga. L’ingresso nella piccola saletta dove pratichiamo, in silenzio, occhi quasi sempre chiusi, atmosfera rilassata, mi fa capire che anche questa strada è nelle mie corde. D’altronde il Rebirthing ha in comune con lo Yoga le radici, è infatti un antico pranayama.
 

Gli anni passano coltivando, oltre alle sedute di rebirthing, l’arte di far la moglie e il talento di crescere dei ragazzi di cui sono orgogliosa. E il volontariato.
 

Inaspettatamente, a 52 anni, la vita mi fa un regalo. Grazie ad un’intuizione avuta dopo un’intera settimana di respiro nella splendida terra pugliese, dove siamo ormai di casa, capisco che la mia strada, oltre all’insegnamento del Rebirthing è anche coniugare il mio amore per i bambini con quello per lo Yoga.
Frequento un master che mi dà i fondamenti per poter iniziare ad insegnare ai bambini e mi ritrovo, un mese dopo, a tenere il mio primo corso.  I bambini sono entusiasti, e anche io. I corsi aumentano e i bambini anche.

Incoraggiata dall’osservazione degli effetti positivi che si possono riscontrare nei bambini che praticano yoga a lungo termine e dai feedback positivi che arrivano da genitori e insegnanti, decido di organizzare un Corso per formare nuovi insegnanti yoga per bambini, in modo che lo yoga si possa diffondere sempre di più. Un nuovo corso, un nuovo metodo: “Yoga in Fiore”.
 

Se il Rebirthing, sia quando lo pratico per me sia nell’assistenza alle persone che a me si affidano, mi dona sempre centratura e mi aiuta a fluire con la vita (oltre a sostenermi nei momenti non sempre facili dell'esistenza), lavorare con i bambini mi riconnette con la mia parte bambina, la parte più autentica e vera di me, la parte più genuina.
 

Lavorare con i bambini mi aiuta a credere in un mondo migliore!

E “respirare” mi dà la fiducia che questa prospettiva possa realizzarsi!

 

Paola Bezzo, in arte "la mestra Matilde"

Insegnante Yoga per Bambini

Rebirher transpersonale 

Operatore Olistico come da Registro nazionale di categoria professionale S.I.C.O.OL: n° 1231

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